Il tempo dell’azione
Il tempo della riflessione è scaduto. Adesso è giunto il momento di agire.
Sono già trascorsi sei mesi dall’entrata in lockdown del continente europeo. Abbiamo, in una certa maniera, vissuto tutti un’esperienza comune, passando dal timore di affrontare qualcosa di sconosciuto, a volte minimizzandolo, al metabolizzare gradualmente quello che succedeva effettivamente, confinati tra le mura di casa. Abbiamo avuto molto tempo a disposizione!
Abbiamo potuto trascorrere molto tempo in famiglia, abbiamo sperimentato che rallentare a volte è piacevole, ma abbiamo anche dovuto confrontarci tutti con uno stop improvviso dell’economia che ha toccato tutti, imprenditori, manager, dipendenti. Abbiamo anche potuto confrontarci con gli interrogativi sul futuro, stavolta più ingombranti che mai.
Ad eccezione del settore sanitario e di quello alimentare, che sono rimasti operativi durante il lockdown, gli altri settori hanno potuto (e dovuto!) ragionare sull’economia di domani, sulla ripartenza, sull’implicazione di questo evento inedito su scala mondiale e su tutto quello che potrebbe cambiare.
Poi, come avviene dopo ogni trauma, alla fine del lockdown ci siamo concentrati sulla ripartenza. Perché il bisogno di una prospettiva è il miglior antidoto ad un trauma, anche se magari la cura esatta non è ancora chiara. I mesi di giugno e luglio sono dunque trascorsi con vivacità e l’economia ha dato segnali positivi. Abbiamo anche avuto l’impressione, per un breve momento, che quest’anno il mese di agosto sarebbe stato un mese attivo ed avrebbe in qualche modo concorso a colmare il ritardo accumulato durante il lockdown. Invece no! In agosto le vacanze hanno preso il sopravvento, per il bene dell’economia del turismo e dell’umore di tutti, riportando le altre attività economiche alla consueta pausa estiva. Finita questa pausa ci troviamo ora di nuovo spettatori di uno scenario mondiale dove il COVID progredisce a macchia di leopardo, imponendo una serie di restrizioni sulla mobilità delle persone che ogni Stato implementa in base a criteri propri.
Il tempo della riflessione lo abbiamo dunque avuto, ed è trascorso. Ora è il tempo dell’azione e del coraggio di implementare le riflessioni maturate durante il lockdown.
Il mese di settembre combacia inoltre con la fine degli aiuti statali in pressoché tutti i Paesi europei e con la conferma di un PIL in caduta libera. Gli imprenditori e i manager tornano ad essere soli al comando delle loro imprese. Ci sono imprese che avranno un bisogno impellente di liquidità, altre che possono superare il momento tenendo duro ed altre imprese ancora che possono contare su una solidità patrimoniale per pensare di approfittare di uno sviluppo in controtendenza lanciandosi in un’acquisizione mirata. Altre potranno dare vita a piani di espansione con prese di partecipazioni mirate, oppure ancora aprire il proprio capitale ad un Partner Strategico. Altre ancora potranno imboccare la strada del Capital Market, in uno dei listini dedicati alle piccole e medie imprese, valutando un collocamento dei loro titoli su un mercato regolamentato, così da accrescere la loro visibilità e nel contempo raccogliere risorse supplementari per accelerare un percorso di ripresa e crescita post-COVID.
Le strade delle cosiddette operazioni d’impresa a carattere straordinario (ECT, Extraordinary Corporate Transactions) sono molteplici, sfaccettate ed articolate, ma accomunate da un’unica certezza: la necessità di agire.
Non esitate a confrontarvi con Noi. La Short Strategic Review eseguita dai nostri Specialisti saprà darvi delle indicazioni mirate e pertinenti in un lasso di tempo breve. Da oltre un decennio il nostro unico business è quello di verificare le condizioni per l’esecuzione di ECT semplici o complesse, e di curarne l’implementazione. La nostra professionalità è frutto dell’esperienza operativa al servizio dei nostri Clienti internazionali. Siamo qui per voi.