M&A: 2014 in ripresa su uno sfondo d’incertezze geopolitiche ed economiche

Notizie positive sul fronte M & A. Le operazioni d’impresa a carat­tere straordinario ed in particolare le operazioni di fusione ed acquisizione hanno segnato una netta ripresa nel primo semestre 2014. Sebbene la crisi perduri, le imprese hanno deciso nuovamente di investire per rafforzare le proprie posizioni in un contesto sempre più globale, dove attori provenien­ti dai mercati cosiddetti “emergenti” sono pronti ad infilarsi in ogni spazio aperto e scrudinare posizio­ni una volta considerate consolidate. L’inizio della crisi ha obbligato le imprese ad assumere posizio­ni difensive, di contenimento dei costi e di gestione forzata della carenza di linee di credito bancarie. La fase successiva della crisi ha portato le imprese a spingersi verso uno sfruttamento più intensivo del­ le proprie risorse, orientarsi verso nuovi mercati e cancellare la distribuzione di dividendi per gli azio­nisti. Il risultato è un accumulo d’ingenti liquidità. Sono principalmente le imprese di grandi dimen­sioni ad essere in questa situazione particolarmen­te positiva e sono ora decise ad impiegare queste liquidità per garantirsi dei vantaggi competitivi certi rispetto ai propri concorrenti. Se le operazioni M&A di grandi dimensioni nei settori farmaceutico e telecom hanno fatto le prime pagine dei giornali, è anche utile precisare che la ripresa ha interessato tutti i settori, dai prodotti di consumo all’industria, senza dimenticare i servizi: finanziari e l’energia . Le grandi imprese hanno preso di mira le imprese di medie dimensioni a beneficio di un posizionamento forte in un determinato mercato oppure un vantag­gio tecnologico tale da permettere all’acquirente di ridurre il time to market (laddove non abbia saputo o potuto investire in ricerca e sviluppo negli ultimi anni). Le imprese più piccole sono invece predilet­te dai soggetti finanziari e dalle holding di parteci­pazione per dar vita ad operazioni di aggregazione (build-up) che prevedono l’integrazione trasversale di diverse imprese con competenze distintive in un medesimo settore. Il clima positivo per le operazio­ni d’impresa dovrebbe confermarsi anche per l’an­no 2015. Complice di quest’andamento sono valori transattivi molto ragionevoli, che non dovrebbero crescere di molto nel prossimo biennio.

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Queste pre­visioni si basano su fattori esterni alle imprese ed in particolare per la forte incertezza derivante dal quadro geopolitico instabile dall’Ucraina al Medio Oriente, senza dimenticare l’Argentina che si ri­ trova nuovamente in una situazione di bancarot­ta, almeno tecnicamente. Inoltre , la capacità degli Stati occidentali di ridurre a breve i debiti sovrani molto elevati è molto incerta. A ciò si aggiunge la calma ingannevole dei mercati finanziari. Le poli­tiche monetarie espansive hanno creato un effetto di dumping sui titoli, scollegando i risultati azien­dali dal valore dei titoli trattati sulle borse valori. Un assestamento è dunque atteso. La domanda è quando e se questa dinamica si tradurrà in un crol­lo più o meno importante. Il consiglio è di guar­dare al futuro in maniera razionale, consci che gli scenari prospettici di media durata possono mutare anche molto velocemente, e cogliere le vere oppor­tunità che il mercato offre oggi. Per gli imprendito­ri interessati ad operazioni strategiche , sia perché confrontati con la necessità di far squadra per en­ trare in nuovi mercati e per ridurre la pressione sulla marginalità che per una mancata successio­ne all’interno della propria famiglia, il momento di agire è ora!

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