Alla ricerca di liquidità
Le operazioni straordinarie d’impresa offrono ulteriori ‘chance’ al private banking
Sarà perché si tratta di un tema sollevato a vario titolo da figure professionali disparate, ma quando si sente parlare di operazioni straordinari é si ha come l’impressione che le operazioni seguano un corso qua si naturale e che tutto sia relativamente facile.
Per operazioni straordinarie si intendono tutte quelle operazioni che coinvolgono il capitale sociale di imprese operative e che vedono l’ingresso di nuovi soci, il muta mento della compagine azionaria esistente oppure ancora la conclusione di accordi strategici con controparti esterne.
«Sono dunque quelle operazioni attraverso le quali le imprese cambiano struttura, si aprono a nuovi prodotti e conquistano nuovi mercati», ci spiega Daniel Dallinger, managing partner di Financial Technologies, società con sede a Lugano e Chiasso e attiva proprio in questo specialissimo ambito.
Nulla a che vedere con le borse valori, cioè i mercati secondari in cui si negoziano le azioni delle grandi società. Questo è il mondo del cosiddetto mercato primario, quello in cui i capitali arrivano alle imprese a fini speculativi immediati, ma semplicemente per alimentare una crescita economica «dalla quale si attendono ripercussioni positive per tutto il sistema, e in primis per chi ha sostenuto o condiviso il rischio imprenditoriale », continua Dallinger.
Nei giorni scorsi presso il Centro di studi bancari di Vezia, il mondo bancario si è riunito in un convegno e ha fornito utili insegnamenti per capi re qual è la condizione attuale del mercato dei capitali e per distinguere un committente affidabile da uno ‘velleitario’.
«Per la piazza bancaria capire quali siano le situazioni d‘impresa suscettibili di gene rare nuova liquidità, costituisce un aspetto fondamentale e prioritario. Soprattutto in un momento di cambiamenti strutturali del settore del Private banking», ci spiega ancora Dallinger.
Il convegno, moderato da Claudio Generali, presidente dell’Associazione bancaria ti cinese (Abt), ha delineato e approfondito gli accorgimenti più auspicabili affinché il private banker possa prendere parte attiva al lavoro di squadra multidisciplinare che conduce all’inizio delle attività specifiche di esecuzione della transazione, e passa in rassegna le principali tappe esecutive, così da dare ai non addetti ai lavori, la giusta percezione del tenore delle attività necessarie al positivo annuncio di conclusione di un’operazione straordinaria d’impresa .
«È infatti da questo ambito d’attività che la piazza finanziaria può ragionevolmente aspettarsi il contributo più importante in termini di capitali amministrati, soprattutto nel contesto congiunturale attuale», continua Dallinger. Ricordiamo che negli ultimi anni l’occupazione bancaria è gradualmente e inesorabilmente diminuita sia a causa della crisi finanziaria, sia a causa dei cambiamenti strategici che rendono la raccolta di capitali sempre più difficoltosa. Organizzatore dell’evento è stato il Gruppo Fidinam, in collaborazione con lo speciali sta Financial Technologies. Ospite e testimonial del Convegno è stato il professor Antonio Lanzavecchia, direttore dell’Istituto di ricerche in biomedicina (lrb) e docente al Politecnico federale di Zurigo, il quale ha condiviso le sue esperienze di scientist in merito al rapporto tra capitale e scienza.
Financial Technologies è una struttura specializzata in queste operazioni, definite in gergo Corporate Extraordi nary Transactions, e vanta un respiro operativo internazionale. «Dalla sinergia di queste strutture specialistiche si è sviluppato un nuovo segmento operativo, suscettibile di coinvolgere più intensa mente anche il mondo banca rio, e caratterizzato da una proposta mirata di soluzioni specifiche ad alto valore aggiunto di cui molti imprendi tori non hanno neppure ancora sentito parlare, ma di cui presto si renderanno ben conto», commenta ancora Daniel Dallinger.
Da un paio d’anni si sente parlare della necessità di dare alle attività bancarie lo cali un nuovo orientamento, allineato all’evoluzione del contesto internazionale, rapidamente e profondamente mutato . Si pensi alla cosiddetta Weissgeldstrategie. Un allarme generale rimasto finora purtroppo privo di ricette di modifica concrete .
Questo settore è quindi l’opportunità per sviluppare un nuovo filone di business direttamente dalla piazza ticinese.